GOD SAVE THE KING

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Con l’ascesa al trono di re Carlo III e la sostituzione della regina come ‘icona’ presente su simboli, sigilli ed effigi, come banconote, monete, passaporti, francobolli, cassette della posta, documenti ufficiali di Buckingham Palace, elmetti della polizia, ecc., anche il famoso inno nazionale “God Save the Queen”, Dio salvi la regina, come era stato per gli ultimi settanta anni di regno, e’ diventato “God Save the King”, Dio salvi il re.

Ma “God Save The Queen”  e’  anche il titolo della iconica canzone inno dei SEX PISTOL,  gruppo punk inglese degli anni settanta, e che a quanto pare non e’ sfuggita al cambiamento.

Ci ha pensato un gruppo di italiani, una band,  da poco sulla scena indie, i BATCAVERNA, che si muovono tra rockabilly, psychobilly, surf e  trash e definiti irriverenti, ironici, poetici e demenziali,

Con un video girato in barca nelle acque del Lago di Villa Borghese in Roma (i Sex Pistols eseguirono live il brano a bordo di un barcone sul Tamigi), il brano cover “GOD SAVE THE KING” , e’ una canzone dal ritmo incalzante ed una sonorita’ meno arrabbiata, piu’ canzonesca.

E chissà cosa dira’ John Lyndon (Johnny Rotten), che aveva gia’ criticato, distaccandosene, ogni sfruttamento commerciale di “God Save The Queen” dopo la morte di Elisabetta II.

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